Il Goa oggi è un mix tra colonialismo portoghese e menù scritti in russo, spiagge infinite che si tuffano nel mar Arabico, corsi di yoga on the beach, viaggiatori che cercano riposo e solo il ricordo di un passato hippie.
In questo articolo ti parlo di che cosa vedere a Goa ma anche delle reali aspettative che dovresti avere per decidere se includere o meno questo stato indiano nel tuo itinerario di viaggio.
Il Goa è lo stato più piccolo del subcontinente ed è tra quelli che hanno il reddito pro capite più alto del paese. Ecco perché al tuo arrivo qui scoprirai un nuovo volto dell’India.
Goa cosa vedere
L’architettura portoghese di Panaji
Non fosse per la fitta vegetazione tropicale, l’architettura coloniale del Goa ci riporta in Portogallo.
Lungo le strade, accanto alle classiche baracchine indiane che vendono verdura e noci di cocco, si stagliano case in calce dai colori mediterranei e numerosissime cattedrali cristiane.
Il Portogallo ha occupato il Goa per quasi cinque secoli, imponendo il proprio predominio in nome della diffusione del cristianesimo.
Si parla di “Inquisizione del Goa” infatti riferendosi alla repressione e alla violenza esercitate dai coloni portoghesi per imporre il loro predominio in questa parte dell’India.
Panaji è una capitale indiana che sembra non essere in India.
Camminare per le sue strade è rilassante, il traffico estenuante delle città indiane qui è assente e se ci si trova nello stato del Goa, una visita in giornata nella capitale è d’obbligo.
Le spiagge e il mar Arabico
Nel Goa non mancano certamente le spiagge e passeggiare al tramonto di fronte al mar Arabico è in effetti spettacolare.
Il cielo regala tramonti infuocati invitandoci a lasciare andare ogni resistenza e gioire della quiete che arriva dal mare, tra ragazzi che giocano a pallone e famiglie che passeggiano lungo il bagnasciuga.
Il litorale a nord di Panaji è quello che ospita la frenetica vita notturna, i corsi di yoga e di medicina ayurvedica e le infinite bancarelle che vendono cianfrusaglie di ogni genere.
Quello a sud della capitale, è meta di eccellenza del turismo russo, tant’è che in russo sono anche tradotti i menù dei ristoranti. I prezzi sono in media più alti rispetto agli altri luoghi e piatti tipici come il Thali lasciano spazio ai banana pancakes.
In altre parole dell’India autentica qui rimane ben poco.
Le spiagge più belle che ti consiglio di visitare se ti trovi qui sono: Palolem, Anjuna, Baga, Arambol (dove ho soggiornato io) Colva e Calangute.
Goa: cosa aspettarsi
Nel mio immaginario, il Goa, ha sempre suscitato pensieri contrastanti.
Da un lato, la curiosità di vedere con i miei occhi il paradiso Hippie degli anni ’70, dove si racconta di rituali mistici e saluti al sole e alla luna, dormendo con i locali, oppure attorno ai meravigliosi falò in spiaggia.
Dall’altro, l’aspettativa razionale di incontrarvi oggi un conglomerato del turismo radical chic fatto di presunti praticanti yoga che però non si mescolano con i locali, spendono tutto quello che hanno in collanine e soggiornano nei locali di lusso che hanno deturpato l’originale bellezza dei litorali selvaggi.
Questa è ahimè l’immagine da aspettarsi nel visitare il Goa oggi.
Passeggiare lungo le spiagge del mar Arabico comunque è un’esperienza meravigliosa.
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