Stai per visitare il Nepal? Ti consiglio di dedicare a questo paese un mese di tempo per riuscire a includere le sue principali attrazioni e magari un percorso di trekking.
Io ho fatto il trekking Annapurna circuit, e qui ti parlerò del mio itinerario di viaggio di un mese.
Prima di proseguire la lettura di questa guida, se vuoi davvero entrare nel mood nepalese ascolta questo mantra, lo sentirai ovunque: Om Mani Padme Hum
Sognavo di annivedere il Nepal da anni.
Il misticismo delle sue montagne, le bandiere colorate che cantano preghiere al vento sulle creste himalayane e le storie degli sherpa hanno sempre esercitato un fascino particolare su di me.
Insieme al Tibet e al Buthan, il Nepal è da sempre una delle destinazioni dei miei sogni.
Raggiungerlo è stata un’emozione indescrivibile, ma ci ho provato comunque con questo articolo scritto proprio quando mi trovavo ancora nel paese: On the road to Nepal. Il mio arrivo dall’India al Paese del Buddha
Oggi voglio proporti il mio itinerario di viaggio di un mese in Nepal.
Anche se, con una sola visita, non riuscirai a cogliere tutta la bellezza e la varietà culturale di questo piccolo paese raccolto tra le montagne himalayane.
Pixabay
Il Nepal è un piccolo lembo di terra di circa 200.000km quadrati, incastonato tra la Cina tibetana, l’India, il Bangladesh e il Buthan.
Nonostante sia così piccolo ospita oltre 100 gruppi etnici diversi e vanta un panorama religioso altrettanto variegato dove fedi diverse convivono in pace e armonia.
Un viaggio in Nepal può regalarti un soggiorno nelle tropicali pianure del Terai, al confine con l’India, dove incontrare i rinoceronti asiatici del parco di Chitwan,
lunghe camminate nella temperata regione centrale Pahad, tra le colline Churia e i monti del Mahabharat Lek, fino alle maestose vette himalayane che ospitano 8 delle 10 montagne più alte del mondo, tra cui l’Everest.
Quando si inizia a scorgere la catena himalayana, l’emozione che si prova trovandosi di fronte a tanta immensità è semplicemente indescrivibile.
Gli Indù credono che gli dei abbiamo eletto le montagne del Nepal loro dimora.
In effetti, di fronte a tanta grandezza, un innato senso di rispetto e reverenza pervade il cuore anche dei più atei.
Natura icontaminata, un popolo tra i più amabili e accoglienti del pianeta, paesaggi mozzafiato e spiritualità, il Nepal è un’esperienza mistica che non vedo l’ora di ripetere.
Nepal: itinerario di un mese
Vediamo le tappe del mio itinerario di un mese.
Io sono arrivata in Nepal dal confine terrestre di Sonauli- Belahiya, India.
Lumbini
©Silvia Mangini
Lumbini è il luogo di nascita del Buddha, forse il sito storico più importante di tutto il Nepal.
Il paese è modestissimo, si sviluppa lungo una strada e in pieno stile nepalese ti accoglie con polvere e chai tea.
Meraviglioso è il complesso di templi e monasteri all’interno del parco religioso World Peace Centre.
Meta di pellegrinaggio buddista (e purtroppo anche tappa fissa del turismo in pulman giapponese), qui puoi scegliere di rimanere a passeggiare per alcune ore come per giorni.
Pokhara
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Adagiata sulle sponde del lago Pewha, Pokhara è una cittadina vivace dalla quale partire per numerosissimi trekking.
Da qui io ho organizzato i miei 12 giorni di trekking nel circuito Annapurna.
E’ sempre da Pokhara che partono percorsi meno impegnativi come Annapurna Base Camp e trekking minori da fare in giornata dormendo in città.
Pokhara è molto carina anche solo per godersi la natura e la vista delle montagne dalla valle, praticare yoga e godersi la tranquillità.
Forse può interessarti l’articolo che ho dedicato a Cosa fare a Pokhara: dalle passeggiate sul lago Pewa alla preparazione dei trekking sull’Himalaya
Pur essendo yogi ti stupirà sapere che io non ho mai praticato né in Nepal e né in India. Il motivo è legato alla commercializzazione della pratica che rende davvero difficile trovare luoghi in cui lo yoga e la meditazione sono proposti nella loro ricchezza e autenticità originale. Ma se cerchi delle classi di yoga, qui le troverai!
Annapurna Circuit Trek
©Silvia Mangini
Un itinerario in Nepal non può non includere un trekking, e io ho scelto uno dei più impegnativi.
La mia indecisione era tra Annapurna Circuit ed Everest Base Camp e la scelta è ricaduta sul primo per due motivi: i costi molto più sostenibili, la varietà dei paesaggi che si incontrano durante i 12 giorni di cammino.
E’ stata un’esperienza meravigliosa nonostante fosse Dicembre (quindi decisamente gelata), te ne parlo nel dettaglio in questo articolo: Annapurna Circuit: la mia esperienza
Kathmandu
©Silvia Mangini
©Silvia Mangini
La capitale del paese incarna tutte le contraddizioni del Nepal.
E’ una meravigliosa città medioevale allo stesso tempo un luogo di pellegrinaggio sacro ma anche una meta iper turistica. A Kathmandu convivono gruppi etnici diversi, artigiani newa, esploratori e turisti.
Può risultare caotica rispetto ad altre città del Nepal. Per me non lo è stata ma solo perchè arrivavo da due mesi di viaggio in India.
Purtroppo avvolta dall’inquinamento che rende impossibile scorgere le montagne, Kathmandu rimane una città affascinante da visitare assolutamente.
Il terremoto del 2015 ha danneggiato molti edifici storici della città, soprattutto nei dintorni di Durbar Square, ma è in corso un’opera di ricostruzione importante.
Da Kathmandu: Patan e Bhaktapur
Da Kathmandu anche con un autobus urbano è possibile visitare le vicine Patan e Bhaktapur.
Patan ( chiamata anche Lalitpur) era capitale di un regno indipendente, la più antica delle città reali nella valle di Kathmandu.
Oggi è dichiarata patrimonio dell’UNESCO.
Girellare tra le sue strade e i monasteri buddisti (bahal) attorno a Durbar Square è un piacere da togliersi con una gita in giornata da Kathmandu.
©Silvia Mangini
Bhaktapur ( detta anche Bhadgaon o Khwopa) è stata un importante nodo di scambio commerciale nella rotta tra India e Tibet.
La città è costruita a forma di triangolo ai cui estremi nascono tre templi dedicati a Ganesh, suo protettore.
Purtroppo Bhaktapur ha subito forti danni durante il terremoto del 2015, che hanno colpito soprattutto Durbar Square ma la città rimane comunque bellissima da visitare.
©Silvia Mangini
Altri luoghi da visitare in Nepal
Quelli sopra sono i luoghi del mio itinerario di un mese in Nepal.
Scegliendo di fare un trekking lungo come quello di Annapurna Circuit anche un mese intero non è sufficiente per esplorare tutto il paese.
Quando tornerò in Nepal una tappa immancabile sarà il Parco di Chitwan al confine con l’India e chiaramente il trekking al campo base Everest.
Anche se in verità, i percorsi di trekking in Nepal sono moltissimi e tutti spettacolari.
Quando andare in Nepal
In Nepal c’è un clima temperato con quattro stagioni e i monsoni estivi.
Se viaggi in Nepal per ammirare le montagne allora il periodo migliore è l’autunno o (se sei un vero temerario come me), l’inverno.
In autunno il clima è temperato e anche salire in vetta rimane un’esperienza piacevole.
Ugualmente se viaggi in Nepal per visitare l’area tropicale del Terai in autunno non troverai troppo caldo.
In inverno il clima è sereno. La stagione è ottima per visitare le aree tropicali del sud (nel Terai), ma anche per ammirare le montagne se riesci a sopportare il freddo.
Quasi ovunque non c’è riscaldamento quindi mettilo in conto se stai pianificando di andare in alta quota d’inverno.
Anche la primavera è una stagione molto turistica ma purtroppo le montagne sono coperte dalla foschia in questo periodo.
Chiaramente se le piogge monsoniche non ti spaventano anche in estate puoi visitare il Nepal. Sii però consapevole che in questo periodo potresti subire la cancellazione di un volo, oppure trovare importanti frane su strade e sentieri.
Diciamo che, se sei un viaggiatore di lungo periodo non ti lascerai bloccare dai monsoni, ma se invece programmi di visitare il Nepal in vacanza allora ti sconsiglio di arrivare in estate.
E’ pericoloso viaggiare in Nepal?
Non mi sono mai sentita in pericolo viaggiando in Nepal, chiaramente è sempre opportuno porsi con prudenza e rispetto in ogni situazione di viaggio, e di vita.
L’unico vero pericolo che ho avvertito in Nepal è stato prendere l’autobus.
Le strade nepalesi e i viaggi in pullman, hanno la meritatissima fama di essere tra le esperienze più pericolose possibili.
Ti assicuro che è davvero così, soprattutto nelle aree montane.
L’autobus rimane uno dei modi principali per viaggiare in Nepal ma ti consiglio vivamente di optare per un fuoristrada se ti trovi in un’area montana e devi scendere in città.
Visti e requisiti d’ingresso
Per viaggiare in Nepal serve un visto turistico che viene rilasciato all’arrivo nel paese se il tuo passaporto ha validità residua di almeno 6 mesi.
Sulla materia dei visti ti consiglio questo sito che raccoglie tutte le informazioni utili:
https://www.ufficiovisti.com/visto-turistico-nepal
Spero che questo itinerario ti sia utile per programmare il tuo viaggio.
Se hai bisogno di maggiori informazioni su come viaggiare in Nepal, se vuoi sapere com’è per una donna viaggiare in Nepal, se cerchi informazioni sui prezzi nel muoversi e vivere nel paese per periodi prolungati o qualsiasi altra domanda che ti venga in mente non esitare a scrivermi!
Sarò felice di aiutarti 🙂
Nepal per me è stato sfidare me stessa salendo i 5416 metri di Thorong La Pass sotto la neve, annientare i pensieri sulle montagne del Mustang, annusare il Tibet che era così vicino ma ancora inaccessibile e mangiare una quantità spropositata di Dal Bhat!
Un’esperienza meravigliosa che non vedo l’ora di ripetere.
Namaste
Silvia
Sarò in Nepal ad agosto per fare volontariato e ho in programma di passare almeno 5 giorni a Pokhara. Vorrei farò qualche trekking, su più giorni o anche in giornata in modo da godermi il lakeside e qualche esperienza li. Cosa mi consiglieresti di fare come percorso? Grazieeeeeeeeee
Ciao Mattia, io da Pokhara ho fatto l’Annapurna Circuit (ma è il percorso più lungo). Se ne cerchi uno più breve magari puoi considerare l’Annapurna Base camp. Puoi anche decidere appena arrivi a Pokhara e vedendo con i tuoi occhi qual è l’ambiente. Io l’ho adorata è veramente chill e con una vista mozzafiato sulle creste innevate!