Lisbona 05 settembre 2021

this is Lisbon hostel, La mia casa Daniele Silvestri

Guardo i tetti della Baixa e Mouraria di fronte a me trattenendo più che posso tutte le sensazioni di queste settimane di viaggio e solitudine, cerco, vanamente, di trattenere la veridicità di tutti gli odori, i sapori, gli sguardi che ho incontrato in queste settimane di ricerca.

Mi preparo, senza armi, alla resa delle decisioni che devo prendere. 

più consapevole, più presente.

Il viaggio è la mia casa,

il viaggio è la mia missione: ricerca, scoperta, sperimentazione

Un’estasi è la scoperta di quegli orizzonti infiniti che vivono in ognuno di noi. 

Così il viaggio mi porta in attimo da un tetto di Lisbona alle strade di Israele dove Leonardo ha lavorato per 5 mesi in un ristorante aspettando il suo visto per il Canada. Mi porta nei suoi occhi che brillano di quella voglia di scoprire e di aver scoperto, quella che solo un viaggiatore può riconoscere. 

Lo guardo e dico che il viaggio ci insegna il non attaccamento, ci insegna ad amare il presente.

Lui mi sorride in silenzio e annuisce.

Lui sa, e io anche, che quel momento d’intesa, su quella terrazza a Mouraria non tornerà mai più. 

Il viaggio è Johanna che tornerà a Budapest con anche un po’ di me, e magari mi farà davvero il mio Mala un giorno, che sarà ancora più carico di spirito proprio per questo. 

Il viaggio è io Elisa, Bruno e Lara che da 5 anni fa in Perù, pur vivendo in paesi diversi, riusciamo a trascorrere alcuni giorni insieme di preziosa amicizia. 

Il viaggio è questa sensazione di profonda e incommensurabile pienezza d’animo che sento per sentirmi così pienamente e profondamente grata alla vita. 

Il viaggio è riconoscermi per ciò che sono e non tradirmi mai. 

Darmi la libertà di poter scegliere e sapere che esistono delle alternative.