Delhi: cosa vedere e come gestire il cultural shock scoprendo le bellezze della città

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Yogi | consulente di comunicazione | nomade digitale

Sviluppo idee creative per aiutare brand e destinazioni a trovare clienti grazie a contenuti web mentre gestisco male la mia dipendenza da viaggi e caffeina.

Delhi è spesso la città che segna l’ingresso in India: la capitale vanta molti siti da vedere ma le sue condizioni socio-economiche portano moltissimi viaggiatori a sperimentare un forte cultural shock all’arrivo in città.

Ecco perché in questo articolo ti parlerò sia delle bellezze architettoniche da visitare, ma anche di che cosa dovresti aspettarti all’arrivo in quella che è, senza dubbio, una delle città più popolose e caotiche del pianeta. 

Non per spaventarti, ma per prepararti e vivere al meglio questa esperienza. 

Partiamo?

 

Delhi racchiude in se ogni contraddizione dell’India.

Vivere a Delhi significa condividere il cielo con altre 25 milioni di persone, annegando nella frenesia e nel caos più incontrollati

Se è vero che il chiasso, la polvere e lo smog dominano nelle città di tutti i paesi in via di sviluppo, la mia mente non era preparata a tanto.

Delhi è una commistione di urla, rumori assordanti di attrezzi edili, macchine, clacson, odori penetranti di fogna e escrementi (umani e animali), e montagne e montagne di sporcizia e spazzatura sparse a ogni angolo.


Delhi è anche povertà estrema. E’ la gerarchia dei quattro varna che tutt’ora vige a pieno titolo.

Ed è inquinamento. Un inquinamento talmente diffuso che rende difficile respirare. Dopo due ore di cammino per strada si sente la pelle del viso unta, e i polmoni affaticati.

Delhi è uno shock ma è anche la città in cui ritornerei altre mille volte per fare il mio primo incontro con l’India.

 

Cosa vedere a Nuova Delhi

 

Lodhi Garden

 

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Lodhi Garden è un’oasi di pace che sfugge dal trambusto cittadino. Ospita le tombe dei sovrani delle dinastie Lodi e Sayyid e soprattutto è il luogo ideale dove rifugiarsi e godere del polmone verde di Nuova Delhi.

 

India Gate

 

India-Gate

L’India Gate è un memoriale di guerra nato per ricordare gli 82.000 soldati caduti durante la prima guerra mondiale e la terza guerra anglo-afgana. 

 

Red Fort

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Il Forte Rosso costruito nel 1639 oggi patrimonio Unesco.

 

Jama Masjid

 

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Jama Masjid è la più grande moschea di Old Dheli e tra le più importanti dell’India risalente al 1650.

 

Laxminarayan temple

Laxminarayan-temple-Delhi

 

Dedicato alla dea indiana della prosperità Laxmi e al protettore dell’universo Narayana questo tempio è uno dei luoghi più belli a Delhi.

Venne inaugurato da Gandhi proprio a condizione che tutta la popolazione, a prescindere dall’estrazione sociale, potesse accedervi.

 

Cosa fare a Old Delhi: street food e shopping

 

Old Delhi è il paradiso dello street food.

Lungo le strade della città vecchia è possibile gustarsi un pasto completo vegetariano o con carne per meno di 1 euro a persona.

E’ qui che incontro il Thali indiano di cui mi innamoro subito.

E’ il piatto unico indiano per eccellenza, composto da una porzione di legumi, verdure cotte, masala a base di verdure e formaggio, curd (yogurt), riso bianco, pane (chapati) e un dolcino!

Ti avverto lo street food indiano è favoloso ma preparati al piccante!

 

Oltre che mangiare a Old Delhi ti consiglio di avventurarti nel mercato Chandni Chowk, uno dei più antichi e affollati. Mi raccomando però, vai al mercato dopo aver preso un po’ di confidenza col trambusto cittadino 🙂

 

Shock culturale a Delhi: cosa aspettarsi

Nella Main Bazar Road, mendicanti e senzatetto si accostano ad ogni angolo, accanto ai carri che vendono da mangiare, alle bancarelle della frutta e verdura, ai ristoranti e alle mucche, le vere padrone della strada.

Sebbene l’India stia conoscendo un forte sviluppo economico, ancora circa il 20% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Questo dato, insieme alla altissima diffusione delle malattie e alla scarsa efficienza del sistema sanitario nazionale, fa si che l’età media della popolazione sia di solo 25 anni.

Camminando per le strade di Old Delhi è prassi incontrare persone con evidenti malformazioni fisiche, specchio evidente dell’inaccessibilità alle cure mediche per la maggior parte della popolazione.

 

Il sistema sanitario nazionale, finanziato grazie ai contribuenti e agli stanziamenti del governo centrale e degli stati federati, offre buoni livelli di assistenza sanitaria e distribuisce gratuitamente i farmaci di prima necessità, ma per ricevere un trattamento medico è necessario pagare una somma di denaro che varia in base al reddito, e il trattamento stesso può essere negato a chi si trova sotto la soglia di povertà.

Inoltre, solo il 10% della popolazione detiene una assicurazione sanitaria (pubblica o privata). Il metodo più diffuso per ricevere un trattamento medico è quello del out of pocket, cioè il pagamento della prestazione al momento del bisogno, chiaramente inaccessibile per chi riversa in condizioni di povertà, e spesa ingentissima per le famiglie con medio reddito, che, per garantirsi una assistenza sanitaria, molto spesso finiscono per abbandonare il loro status di classe media per aggiungersi ai più poveri.

Per approfondire questi argomenti ti consiglio questa lettura:

Colore di pelle Colore di Casta

Questa è la situazione socio politica che concorre a determinare le condizioni di povertà nelle quali vive gran parte della popolazione indiana, che in città mastodontiche come Delhi, porta noi visitatori a sperimentare un vero e proprio cultural shock.

 

Non è semplice abituarsi al caos, agli odori, al via vai incontrollato del traffico della città arrivando a Delhi, ma sicuramente saperlo prima aiuta a preparasi!

 

 

Spero che riuscirai ad apprezzare questa città che potrebbe essere il luogo di partenza per il tuo viaggio in India e che tu riesca a fare i conti con una cultura che, una volta scoperta, potresti capire di amare, proprio nelle sue estremità!

 

Scrivimi se hai dubbi o domande su come programmare il tuo viaggio in India!

 

Un abbraccio,

Silvia

 

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