Visitare l’Uganda in autonomia: la guida completa

che cosa è un brand

Yogi | consulente di comunicazione | nomade digitale

Sviluppo idee creative per aiutare brand e destinazioni a trovare clienti grazie a contenuti web mentre gestisco male la mia dipendenza da viaggi e caffeina.

Visitare l’Uganda in autonomia è un’esperienza sicura e assolutamente fattibile. Se già mi conosci e non è la prima volta che atterri sul mio blog o sul mio profilo Instagram, saprai bene che viaggio sempre e solo in autonomia e che mi fermo in ogni paese per almeno un mese. 

Se è la prima volta che ci incontriamo invece, sono felice di trovarti qui. Mi chiamo Silvia, sono una viaggiatrice e nomade digitale e ho vissuto in Uganda per un mese e mezzo arrivando nel paese via terra, dal meraviglioso Rwanda. 

In questo articolo ti parlo di tutto quello che devi sapere per organizzare il tuo viaggio in Uganda in autonomia.

A partire dalle informazioni pratiche come visto, sicurezza, spostamenti fino alla lista dei luoghi da non perdere in Uganda per vivere un’esperienza spettacolare. 

L’Africa centrale è rimasta nel mio cuore e l’Uganda è un paese meraviglioso che ti consiglio assolutamente di esplorare con mente e cuore aperto. 

La popolazione è accogliente, quasi tutti parlano Inglese quindi non avrai difficoltà a comunicare e a fare amicizie. Il paese è sicuro e la natura ti lascerà a bocca aperta. 

Insomma, prendi carta e penna e preparati a partire!

Cosa devo considerare per organizzare un viaggio in autonomia in Uganda? 

Visto, vaccini e precauzioni di viaggio, sim card, spostamenti e pernottamento. 

Esatto, niente di più. Queste sono le informazioni che colleziono prima di organizzare ogni viaggio in autonomia. Spero che aiutino anche te.

Quali documenti servono per entrare in Uganda?

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© Silvia Mangini

Ti serve il passaporto con validità residua di 6 mesi e un visto turistico. 

Per fare il visto, devi fare richiesta online. Al momento in Uganda non c’è la possibilità di fare il visto all’arrivo nel paese. 

A questo link trovi, (in Inglese), tutte le indicazioni e gli step da seguire, che prevedono l’applicazione e il pagamento per il visto online. immigration.go.ug

Una volta terminata e completata la tua richiesta per il visto, otterrai entro una decina di giorni il documento che contiene conferma della tua visa application che potrai presentare alla frontiera con il paese. 

Il costo del visto turistico è di 50.00$ per entrata singola nel paese. 

Se viaggi invece con il visto East African Tourist Visa quello ti consentirà di entrare anche in Uganda e potrai semplicemente richiedere il timbro del passaporto alla frontiera.

Noi abbiamo fatto così entrando nel paese dal Rwanda

Ti consiglio comunque di rifarti alle informazioni ufficiali che trovi sul sito ufficiale riportato sopra per assicurarti che siano aggiornate alle disposizioni più recenti. 

Io ero in Uganda nel 2022.

Dalle informazioni che ho, ad oggi, non è possibile fare il visto in aeroporto in Uganda.

Com’è la situazione in Uganda? Quali vaccini servono? L’Uganda è un paese dove si può viaggiare sicuri? 

L’Uganda è assolutamente un paese dove viaggiare sicuri e in tranquillità, ovviamente tenendo sempre a mente le regole generali di precauzione valide per tutti i paesi e soprattutto per le loro aree più affollate come stazioni centrali degli autobus o quartieri più periferici. 

Io viaggio sempre ovunque prestando attenzione a quello che faccio, ma mi sento di dirti con sicurezza che non mi sono mai sentita in pericolo in Uganda e l’ho attraversata interamente, anche spostandomi in notturna con i mezzi pubblici. 

Quindi, si viaggia sicuri in Uganda? 

Assolutamente si anche in autonomia; esistono poi centinaia di operatori turistici che organizzano tour in tutte le aree di attrazione del paese, anche partendo da Kampala o Entebbe, quindi puoi anche optare per arrivare e prenotare un tour organizzato per non doverti preoccupare di niente. 

Quali vaccini servono in Uganda? 

Ti rimetto le indicazioni del sito ufficiale della Farnesina viaggiare sicuri, che indica come obbligatorio il vaccino contro la febbre gialla. 

Io l’ho fatto anni fa, ed è valido per tutta la vita, quindi prima di andare in Uganda non avevo fatto vaccini particolari. 

Quindi, adotta le normali precauzioni di viaggio, soprattutto se parti dall’Italia e il tuo corpo non è abituato all’ecosistema che ti aspetta e per precauzione porta con te i soliti farmaci da viaggio di cui parlo anche in questo articolo: come viaggiare sicuri in paesi in via di sviluppo.

Come ci si muove in Uganda? I trasporti pubblici sono sicuri? 

Durante la mia permanenza in Uganda ho usato ogni tipo di trasporto. 

Un taxi privato dal Kigali a Kisoro (Ruanda – Uganda e attraversando il confine); un autobus pubblico per una traversata in notturna da Kisoro a Kampala, (circa 12h di viaggio), boda boda (motociclette per spostarsi in tratte brevi, come dentro paesi e città),  autobus collettivi (cioè minivan in cui si sale con altre persone condividendo il viaggio e fermandosi spessissimo per caricare e scendere nuove persone) e auto a noleggio. 

Per risparmiare è sempre possibile appoggiarsi agli autobus pubblici che coprono anche le lunghe tratte. 

La maggior parte degli ugandesi si sposta in autobus quindi tutte le maggiori destinazioni sono coperte. 

Poi ovviamente per esplorare il paese in autonomia la scelta migliore è sempre quella di noleggiare un’auto e muoversi in piena libertà. Attenzione perché si guida a destra.

Nei villaggi e dentro alle città è normalissimo spostarsi con i boda boda (le motociclette). Regola di base: niente paura e salire in sella. 

C’è connessione internet e wifi in Uganda?

La connessione internet è ormai ovunque e quindi anche in Uganda. Ovviamente la copertura varia da zona a zona, quindi, se come lavori mentre viaggi, non potrai fare a meno di acquistare una scheda sim locale

Ti servirà il passaporto e le più diffuse compagnie telefoniche sono Mtn, Airtel, Africell. 

La scheda Sim ha un costo irrisorio, sceglierai tu di quanto ricaricare in base all’uso di internet che farai e al tempo di permanenza nel paese. 

Io ho lavorato prevalentemente da Kisoro e da Kampala, Entebbe ma ricordo di aver avuto buona copertura ovunque con la sim locale.

Ma passiamo ora alle informazioni più interessanti  per capire come organizzare un viaggio che permetta di coprire tutte le aree di maggior interesse del paese e non perdere le destinazioni più belle da vedere in Uganda.

20 cose da fare in Uganda

©Silvia Mangini

Se mi leggi abitualmente sai che il modo in cui amo visitare i paesi è assolutamente senza itinerari preconfezionati ma affittando una macchina e scoprendo in autonomia dove mi porta il viaggio. 

Tuttavia riconosco che posso permettermi questo lusso anche perché mi trasferisco letteralmente nei paesi per mesi. Se hai poco tempo a disposizione questa è una lista di 20 attività che puoi includere nel tuo viaggio in Uganda.

  • Fare un gorilla trekking nel Bwindi Impenetrable Forest National Park
  • Osservare i rinoceronti allo Ziwa Rhino Sanctuary
  • Andare in canoa sul lago Bunyonyi
  • Fare un safari al Queen Elizabeth National Park
  • Fare un boat safari sul Kazinga Channel
  • Esplorare Entebbe
  • Fare attività all’aria aperta sul lago Vittoria
  • Fare trekking alle Sipi Falls
  • Fare attività avventurose a Jinja
  • Visitare le Murchison Falls
  • Osservare le giraffe di Rothschild
  • Visitare il Kibale National Park per fare scimpanzé trekking
  • Esplorare i Crater Lakes e Fort Portal
  • Vedere il Gorilla di Montagna
  • Visitare il Bunyonyi Lake
  • Vedere le Ssezibwa Falls
  • Visitare lo Ziwa Rhino Sanctuary
  • Vedere le Sipi Falls
  • Vedere il Kazinga Channel
  • Visitare il Uganda Wildlife Conservation Education Centre

Uganda: cosa vedere e i luoghi da non perdere

© Silvia Mangini

I principali luoghi da non perdere in Uganda sono i suoi parchi nazionali: il Parco Nazionale impenetrabile di Bwindi, il Parco Nazionale Queen Elisabeth, Lake Mburo, la riserva naturale Mabira adiacente alla località Jinja dove si trova la sorgente del Nilo Bianco. 

Durante il nostro viaggio abbiamo esplorato il paese in autonomia e conciliando la visita dei luoghi con l’incontro di persone a noi care. 

Siamo rimasti per circa due settimane in un villaggio a circa 10km da Kisoro, vicino al confine con il Ruanda (dal quale partono numerosi trekking e tour per il vicino parco nazionale Bwindi e per il lago Mutanda) e poi abbiamo fatto base a Entebbe per lavorare e visitare amici a Kampala e il resto del paese.

Oltre ai parchi nazionali, da Entebbe si possono visitare il Lago Vittoria e le isole Ssese. 

La strada che parte da Entebbe porta ad attraversare anche la linea dell’equatore. 

Che tempo fa in Uganda e quando andare?

Sai che rispondo a questa domanda proprio per lettori come te perché io mi sposto sempre a caso, vero?

Scherzi a parte, viaggiando a tempo pieno mi capita di arrivare in un paese perché ci sono geograficamente vicina. Così ero in Uganda da Giugno a Luglio e devo dire che le temperature in alcune zone erano piuttosto basse. 

A Kisoro ma anche nelle giornate più ventose a Entebbe, sul lago Vittoria, servivano scarpe chiuse e vestiti semi invernali. 

Tuttavia, il clima dell’Uganda è di tipo tropicale e quasi per tutto l’anno le temperature sono stabili e con poche variazioni che dipendono molto dall’altitudine. 

Si passa dai 25-27°C di luglio ai 28-32°C di gennaio, mentre le minime, per tutto l’anno sono tra i 15 e i 18°C.

Il periodo con maggiori piogge è da marzo a maggio e da agosto a novembre.

Piove più abbondantemente soprattutto nella zona centrale, mentre all’estremo nord e al sud le precipitazioni sono meno frequenti. 

Sulle guide si legge che il periodo migliore per visitare l’Uganda è tra dicembre e febbraio, ma come ti dicevo, io c’ero a giugno ed è stato bellissimo.

Quanti giorni servono per visitare l’Uganda? 

Dipende dal tuo modo di viaggiare. Più tempo hai e meglio è per addentrarti nel cuore culturale di un paese e interiorizzare le sue usanze. 

Se però hai a disposizione le classiche due o tre settimane di ferie, datti un tempo minimo di 15/20 giorni. 

L’Uganda è comunque grande, alcuni spostamenti richiedono oltre 10 ore e con una settimana non avresti neanche il tempo di respirare. 

Un mese è il tempo migliore per godere a pieno del paese senza rinunciare a niente. 

Dove dormire e come organizzare il pernottamento in Uganda? 

In tutto il mondo, io utilizzo sempre e prevalentemente gli stessi portali: Booking, Airbnb a volte hostelworld (ma i prezzi finiscono sempre per essere più alti di quelli che trovi per le stesse strutture nei primi due). 

In Uganda, spostandoci per lunghi periodi e avendo bisogno di stabilità, abbiamo prenotato sempre con Airbnb, ormai diffuso ovunque.

Entebbe è una buona base perché c’è l’aereoporto e da Kampala partono tour per visitare tutte le attrazioni del paese. Se noleggi un’auto e puoi fare un viaggio itinerante ovviamente spostati nelle diverse località che desideri esplorare. Non avrai problemi a trovare sistemazioni neanche cercando di giorno in giorno.

Soggiornare nell’Airbnb di Kisoro per noi è stata un’esperienza incredibile di immersione totale nella cultura autoctona dato che dormivano letteralmente in casa della famiglia ospitante.

Safari in Uganda: tour operator e costi

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© Silvia Mangini

I costi per fare un safari in Uganda e andare a vedere i gorilla sono più contenuti che in Ruanda (dove sono decisamente proibitivi superano i 1000$) e Repubblica Democratica del Congo. 

Trovi con facilità tour operator per organizzare il tuo viaggio in tutte le località.

Se atterri a Kampala avrai l’imbarazzo della scelta perché la città è un punto di snodo per tutto il paese. 

Noi abbiamo abitato per un mese ad Entebbe ed è la località che mi sento di consigliarti se vuoi una base tranquilla che ti offre una ottima qualità della vita e al contempo l’accessibilità di tour operator e safari organizzati in tutte le aree di interesse. 

Entebbe è veramente vicina a Kampala e letteralmente sulle sponde del lago Vittoria. 

Noi adoravamo andare a lavorare direttamente sul lago quando non eravamo in giro. 

Viaggiare in Uganda: altre esperienze da non perdere

Come rispondere a questa domanda? Per me, oltre al visitare i luoghi di maggiore interesse, la risposta è sempre la stessa: vivere come i locali. 

Quali esperienze non perdere? 

Assaggiare lo street food, andare a fare la spesa al mercato e comprare il burro d’arachidi fatto in casa, non aver paura della povertà di certe aree che non significa criminalità, regalarti giornate di vita ordinaria fatta esattamente come delle stesse piccole cose che faresti altrove. 

L’esperienza più bella fatta in Uganda è stata ritrovarci un pomeriggio sul lago Vittoria, vicino ad Entebbe, con una gita scolastica. 

Per me vedere i ragazzi mangiare e fare il bagno nel lago è stato il ricordo di viaggio per eccellenza, più bello di qualsiasi escursione ai parchi nazionali. 

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SILVIA

Yogi, consulente di comunicazione, nomade digitale.

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