Eccomi qui, da Cahuita, nel Caribe del Costa Rica, a scrivere questa guida completa per viaggiatori indipendenti, ovvero per tutti quelli che come me amano visitare i luoghi senza partecipare per forza a tour organizzati o a esperienze preconfezionate.
Questa è la mia quarta settimana in Costa Rica e devo ammettere che le mie aspettative su questo pezzo di mondo erano molto diverse dalla realtà.
Il Costa Rica è un paese meraviglioso, adatto a tutti i tipi di viaggiatori che amano la natura e le esperienze all’aria aperta, è sicuro, anche per donne che viaggiano da sole, ma è anche fortemente turistico.
Per i miei gusti, eccessivamente turistico.
Se però stai per programmare il tuo primo viaggio in America Latina e cerchi un luogo del centro America in cui viaggiare senza subire un grosso shock culturale, il Costa Rica è decisamente il paese che fa al caso tuo.
In questo articolo ti propongo una guida completa per scoprire il Costa Rica nel modo più indipendente possibile, evitando tour organizzati ma senza perdere le innumerevoli bellezze naturali che questo paese ha da offrire.
Cominciamo?
Ecco di cosa parleremo:
Perché andare in Costa Rica
Cominciamo col rispondere alla domanda: perché scegliere di visitare la Costa Rica?
Io ero affascinantissima dal concetto di Pura Vida, un saluto che racchiude tutto lo stile di vita Ticos (costaricense) e che significa elogiare la lentezza e onorare l’importanza e il valore delle piccole e (grandi) cose della vita, come il contatto con la natura e il tempo condiviso con la famiglia.
Viaggiando nel paese ho perso il conto delle volte in cui ho sentito l’espressione Pura Vida. I Ticos la usano per salutarsi ma anche per dire “prego” o semplicemente per concludere una qualsiasi conversazione.
Fare esperienza della Pura Vida è quindi un ottimo motivo per venire alla scoperta di questo paese, ma non è certo il solo.
Il Costa Rica è anche uno degli stati che offre la maggiore biodiversità del mondo, con oltre mezzo milione di specie è letteralmente impossibile spendere del tempo qui senza imbattersi in una moltitudine di animali e insetti.
Il bradipo è simbolo nazionale ma si incontrano facilmente procioni, scimmie, pappagalli, colibrì, iguane, formichieri e chi più ne ha più ne metta.
Il Costa Rica, come suggerisce il suo stesso nome, è terra di ricchezza e abbondanza.
Il paradiso per chiunque ami la natura e le attività all’aria aperta.
Quali attività non possono perdersi in Costa Rica?
Come anticipavo all’inizio di questo blog post, il Costa Rica è estremamente turistico e organizzato, quindi ogni area geografica del paese offre tour ed escursioni per soddisfare i gusti di tutti.
Gli amanti del surf non devono assolutamente perdersi la penisola di Nicoya nel Guanacaste.
Sebbene sia possibile praticare surf anche nel resto del paese, in particolare sulla costa pacifica, la penisola di Nicoya è il paradiso per i surfisti in Costa Rica.
Particolarmente apprezzate sono le spiagge di Tamarindo, Samara, Manzanillo e le località di Nosara e Santa Teresa. Entrambe decisamente turistiche però.
Gli escursionisti che amano trekking nelle aree pluviali devono assolutamente includere nei loro itinerari una visita a Monteverde e La Fortuna per visitare il Parque Nacional Volcan Arenal, ammirare il vulcano ancora attivo e fermarsi alle sorgenti termali, alcune a pagamento e altre gratuite.
In generale, gli amanti della natura e degli animali avranno l’imbarazzo della scelta nel visitare i parchi nazionali del paese: dal Manuel Antonio, al Corcovado, fino al Tortuguero sul versante caraibico, con quasi 30 aree protette, il Costa Rica offre una moltitudine di possibilità per entrare in contatto con la flora e la fauna della foresta pluviale.
Cosa non perdere in Costa Rica, quindi?
La risposta dipende sempre dai gusti personali.
Il Costa Rica offre retreat di yoga, scuole di surf, bioagriturismi, zip line nei parchi nazionali, escursioni e trekking e spiagge sulle quali rilassarsi e prendere il sole.
Personalmente, e cercando sempre di sfuggire da tour organizzati, ho adorato raggiungere il villaggio di Sierpe, alle porte della pensiola di Osa e attraversare su un motoscafo la Humedal Nacional Térraba Sierpe, un’area paludosa che si congiunge all’oceano arrivando alla Bahia Drake, altro villaggio isolato e alle porte del parco Nazionale del Corcovado.
Qui mi sono fermata per due settimane e sono riuscita a fare escursioni nella giungla anche in autonomia, senza per forza partecipare a tour a pagamento (che comunque erano offerti da qualsiasi ostello e struttura ricettiva).
Un viaggio in Costa Rica, a mio avviso, dovrebbe anche includere una sosta nel Caribe, ovvero la costa caraibica abitata prevalentemente da immigrati giamaicani. Qui, da dove scrivo adesso, ho trovato un maggiore equilibrio tra sviluppo turistico e vita locale.
Da Cahuita ho anche potuto visitare l’omonimo parco nazionale il cui ingresso è a offerta libera.
Guida completa al Costa Rica: quanti giorni ci vogliono?
Quanti giorni ci vogliono per girare tutta la Costa Rica?
Lavorando e viaggiando io rimando sempre almeno un mese nei paesi che visito ma se vuoi organizzare una vacanza in Costa Rica e parti dall’Italia il tempo minimo che ti consiglio di calcolare sono tre settimane.
Certamente puoi ridurre le attività da includere nel tuo itinerario e scegliere di restare per 15 giorni ma ti sconsiglio vivamente di scendere sotto questo tempo minimo per non rischiare di correre da un luogo del paese all’altro senza sosta.
Il mio itinerario di un mese
Ecco la lista dei luoghi che ho visitato in Costa Rica durante la mia permanenza di un mese.
- San José
- Monteverde
- Puntarenas (traghetto)
- Montezuma (Penisola di Nicoya)
- Quepos
- In tragitto verso Sierpe da Quepos sono passata da Dominical, Uvita, Palmar Norte
- Sierpe
- Bahia Drake e Parco Nazionale Corcovado
- Ritorno a San José per scendere nella costa caraibica
- Limon
- Cahuita
- Puerto Viejo
Non praticando surf e non amando luoghi particolarmente turistici ho preferito evitare il nord del Guanacaste, sono rimasta solo una notte nel paesino di Montezuma, anche questo estremamente costruito e turistico.
Certo, un piccolo villaggio hippy, con ristorantini e bancarelle, certamente più tranquillo dell’affollata Santa Teresa (così mi hanno detto), ma senza dubbio non un villaggio autentico del Costa Rica con tradizioni costaricensi.
Ho adorato invece arrivare a Sierpe, dove ho visto i coccodrilli nuotare completamente indisturbati nel fiume, e raggiungere la Bahia Drake dove la comunità vive piuttosto isolata dal resto del paese.
Considera che a Drake non ci sono neanche farmacie né bancomat, così come non sono nel villaggio di Sierpe. Il posto più vicino dove trovare questi servizi è Palmar Norte.
Vedere scorrere la vita locale coi suoi tempi e nella sua naturella per me è sempre l’esperienza più gratificante di viaggio e devo dire che è stato piuttosto difficile trovarla in Costa Rica dove lo sviluppo turistico sta divampando (anche se apparentemente regolamentato da politiche ad hoc che tengono di conto della cultura locale).
Dopo due intere settimane passate nel minuscolo villaggio di Drake, mi sono spostata nel Caribe per incontrare l’altro volto del Costa Rica autentico.
Limon è, dopo San José, la città più grande del paese e qui ho soggiornato solo una notte per spezzare il viaggio verso la costa sud.
Girellare per Limon però è stato un regalo. Non c’era nessun turista eccetto me e ho finalmente avuto modo di incontrare la cultura e le usanze del Caribe su questo lato della costa.
Come viaggiare in Costa Rica in autonomia evitando tour organizzati
Non è facile evitare tour organizzati perché la maggior parte dei parchi nazionali sono visitabili esclusivamente in questo modo.
L’alternativa è sempre quella di affittare una macchina, idealmente a San José e spostarsi liberamente in tutto il paese.
La natura sovrasta incontaminata ovunque e sarà possibile avvistare gli animali anche senza fare escursioni.
La palude di Sierpe, il Parco di Cahuita e quello di Manzanillo, al momento in cui scrivo (Febbraio 2024), sono ancora aree che è possibile visitare liberamente.
Quando è il periodo migliore per partire?
Qual è il periodo migliore per visitare la Costa Rica?
Da dicembre ad aprile, nella stagione secca, è possibile visitare tutte le regioni del Costa Rica.
Nella stagione delle piogge potrebbe essere più complicato visitare alcune aree rurali a causa delle strade dissestate.
In quel caso diventa indispensabile avere un fuoristrada se si sceglie di affittare una macchina.
Quanto costa viaggiare in Costa Rica? Guida di sopravvivenza per viaggiatori low budget
E ora veniamo alle note dolenti. Quanto costa viaggiare in Costa Rica?
Tantissimo.
Il Costa Rica non è uno dei paesi più cari del centro America, è uno dei paesi più cari del mondo.
Le sole voci di spesa che ho trovato ragionevoli sono quelle dei trasporti pubblici, e, in parte, quelle delle strutture ricettive, che offrono soluzioni adatte più o meno a tutte le tasche, (da considerare comunque che un letto in camerata mista di ostello costa comunque mediamente 15/20$ e nove volte su dieci non offre acqua calda).
Gli ingressi ai parchi nazionali costano dai 60 ai 120$ ma la spesa eccessivamente incontrollata per me è quella dei generi alimentari.
Fare la spesa al supermercato, al mercato o nelle bancarelle locali è molto costoso, e non mi riferisco certamente all’ipotesi di scegliere prodotti di importazione (che hanno sempre un costo più elevato di quelli locali), ma sto parlando di tutti i prodotti in generale.
La spesa per generi alimentari è molto più alta di quella che pagheresti in Italia.
Un ragazzo di Limon mi ha spiegato che i Ticos hanno imparato a fare la spesa in modo selettivo, comprando al supermercato solo i generi alimentari imbustati (come riso, pasta, pane) e cercando frutta e verdura nei piccoli negozi locali che sono leggermente più economici, ma nonostante questo la spesa rimane molto più alta di quella che paghiamo in Italia per gli stessi generi.
Nei ristoranti valgono le stesse regole.
Si può mangiare nelle sodas, le trattorie locali, che offrono il classico piatto “gallo pinto” a colazione o il “casado” per pranzo, e spendere cifre più modiche (mediamente sui 15-17$), o nei “ristoranti” dove una portata e una birra possono costare anche anche 25/30 $.
Un succo di frutta (batidos) costa mediamente 5$.
Tra gli oggetti che ti consiglio assolutamente di portare dall’Italia, o da qualsiasi altro paese dal quale arrivi in Costa Rica, sono le creme solari. Ho comprato la mia a Montezuma per la bellezza di 20$.
Come sono i costaricani e com’è la sicurezza in Costa Rica?
I costaricani sono amabili, aggiungerei, come tutte le popolazioni del mondo quando siamo i primi ad approcciarsi al prossimo con rispetto, gentilezza e attenzione.
Durante il mio viaggio ho fatto tantissime amicizie, sicuramente avvantaggiata dal fatto di parlare Spagnolo. Mi sono sempre sentita accolta e al sicuro, anche viaggiando da sola.
La differenza che ho notato nelle prime due settimane di viaggio spese col mio compagno e il resto della permanenza che ho trascorso in autonomia, è stato il catcalling. Sguardi e frecciatine per strada, purtroppo, ce ne sono stati e non sono mai esperienze troppo piacevoli, senz’altro però non lo annoterei come un fattore di insicurezza per donne che vogliono viaggiare da sole.
Ho trascorso la maggior parte del viaggio sola e ho incontrato moltissime altre viaggiatrici solitarie.
Se ti stai chiedendo qual è la situazione attuale in Costa Rica, se c’è criminalità o se viaggiare per il paese sia pericoloso, mi sento di risponderti di no, tenendo a mente tutte le buone abitudini e precauzioni sempre utili in viaggio.
Se sei una donna che viaggia sola evita di arrivare in posti nuovi di notte, per esempio.
Come spostarsi, è sicuro viaggiare con i mezzi pubblici?
All’interno del paese ci si può spostare in aereo, noleggiando auto o motociclette, con traghetti (che collegano varie aree della costa pacifica alle penisole di Nicoya e Osa e con gli autobus.
Ovviamente la scelta dipende da tempo e budget a disposizione.
Viaggiare in autobus è assolutamente sicuro. Io ho sempre usato questo mezzo per spostarmi durante l’intero viaggio.
È anche la scelta più economica. I prezzi variano dai 2$ ai 20$ e le tratte coprono tutto il paese.
Alcune compagnie offrono la possibilità di fare il biglietto online, ma il mio consiglio è sempre quello di farlo alla stessa stazione informandosi direttamente alla biglietteria su orari e tempi di percorrenza.
Nelle tratte più lunghe i mezzi si fermano sempre almeno per una sosta di 15 minuti.
Ci sono poi principalmente due tipi di autobus, il directo e il colectivo.
I primi dovrebbero fare meno fermate rispetto ai secondi. In generale i tempi di percorrenza in autobus sono lunghi ma rimangono, almeno per me, uno dei modi che preferisco per visitare i paesi.
Da una tratta all’altra è sempre una scoperta abbandonarmi ai pensieri osservando il paesaggio che cambia.
Si può lavorare come nomade digitale dal Costa Rica?
Assolutamente si. Se mi leggi abitualmente sai che lavoro viaggiando, se è la prima volta che arrivi sul mio blog allora sappi che ho lavorato durante tutta la mia permanenza in Costa Rica. Tra l’altro, il Costa Rica prevede un visto per nomadi digitali, puoi visitare questo sito per leggere, in Inglese, le informazioni su come applicare per il digital nomad visa ed estendere il normale visto di 90 giorni a un intero anno.
Tutte le strutture ricettive e ristoranti dispongono di wifi ed è facilissimo (ed economico) attivare una scheda sim locale all’arrivo.
Io ho acquistato la mia a San José optando per la compagnia Claro prima e Liberty durante la seconda metà del viaggio (perché Claro aveva un malfunzionamento a livello nazionale).
Se ti stai chiedendo quale scheda sim conviene fare per avere segnale anche nelle aree più rurali la mia risposta è Liberty, ma anche qui dipende. Soggiornando nella penisola di Osa letteralmente nella giungla per un fine settimana ero completamente senza segnale, potevo contare su quello dell’ostello ma per lavorare ho dovuto spostarmi nella Bahia Drake.
In generale però ti assicuro che avrai copertura ovunque anche sufficientemente decente per tenere videochiamate.
In conclusione
Il Costa Rica è senza dubbio un paese che vale la pena conoscere, ma devo ancora trovarne uno che mi convinca del contrario, a dire il vero.
Le sue politiche pubbliche all’avanguardia abbracciano il turismo sostenibile, la salvaguardia ambientale e paesaggistica, nonché la tutela della pace; (il Costa Rica ha abolito l’esercito nel 1949 appoggiandosi al supporto degli Stati Uniti in caso di minaccia armata).
Il concetto di Pura Vida poi racchiude un insegnamento prezioso per ognuno di noi e difficile da ignorare, specialmente dopo aver trascorso qui un periodo di tempo prolungato.
Nonostante tutto questo però, la permanenza in Costa Rica mi lascia con più domande che risposte,
e con una cornice non del tutto chiara sui reali equilibri tra lo sviluppo economico del paese, la distribuzione della ricchezza tra le diverse fasce della popolazione e la effettiva sostenibilità delle attività turistiche.
Se vuoi visitare la terra della Pura Vida e cercare di non lasciarci l’intero conto in banca, spero che questo articolo ti sia utile e ti aspetto come sempre con i tuoi dubbi e domande, qui o su Instagram.
Silvi
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