Come diventare nomade digitale: la mia storia e info utili

che cosa è un brand

Yogi | consulente di comunicazione | nomade digitale

Sviluppo idee creative per aiutare brand e destinazioni a trovare clienti grazie a contenuti web mentre gestisco male la mia dipendenza da viaggi e caffeina.

Lavorare viaggiando, avere la libertà di scegliere dove vivere, dedicarmi a un progetto personale con un impatto positivo, gestire il mio tempo senza dover fare i conti con due ore di metropolitana ogni giorno: diventare nomade digitale era il mio sogno, anche quando ancora non lo sapevo. 

Questa storia comincia a Londra. 

E’ il 2018 e io lavoro come una schiava dividendomi tra una ONG e diversi impieghi collaterali indispensabili per sopravvivere ai costi della City con un misero stipendio da cooperante.

In questo momento, del nomadismo digitale so veramente poco, ma ho già viaggiato moltissimo e voglio tornare “in the field” nel campo, lasciare il quartier generale della ONG londinese e tornare in viaggio. 

Come avevo fatto un anno prima, da volontaria in Perù. 

Racconto bene di quel passaggio nella mia newsletter.

Qui basta riassumere così:

Ho aperto il mio primo blog in India, senza avere nessuna competenza Seo né tantomeno di copywriting.

Era un diario di viaggio, di scrittura creativa perché scrivere è sempre stata la mia più grande passione.

E…

E non ci ho tirato su una lira! 

Silvia Mangini copywriter freelance e nomade digitale in India
In India, dove ho aperto il mio primo blog

Esatto! 

Oggi, però, sono una consulente di comunicazione e copywriter freelance e col mio blog assicuro buona parte del mio fatturato mensile.

Sono nomade digitale e quest’anno ho davvero viaggiato tantissimo. 

Si ma allora come ho fatto? 

Se hai un caffé alla mano, accomodati

Te lo racconto!

Chi sono i nomadi digitali e che lavori si possono fare per essere digital nomad? 

Silvia-Mangini-diventare-nomade-digitale-

Partiamo facendo una premessa: 

I nomadi digitali sono professionisti che lavorano da remoto viaggiando, senza avere una fissa dimora. 

In altre parole, sono prima nomadi – perché vivono viaggiando, e poi digitali – perché si guadagnano da vivere online. 

Assistenti virtuali, insegnanti di lingua, content creators, psicologi, coach, data analyst, IT specialists, marketers, interpreti e traduttori, addetti al servizio clienti, sono solo alcune delle innumerevoli professioni che si possono svolgere online. 

Come si diventa nomade digitale?

Si diventa nomade digitale avendo un lavoro che è possibile svolgere da remoto. 

Un lavoro qualsiasi che si può fare online, sia come dipendente d’azienda che come freelance. 

Inutile dire che per lavorare, indipendentemente da quale sia il proprio settore di appartenenza, servono competenze. 

E io, ho iniziato a lavorare online, appena le ho acquisite e perfezionate. 

Quindi si, “lavorare grazie alle proprie passioni” è una frase che attira ma senza avere le competenze indispensabili a trasformare una passione in un lavoro, non porta da nessuna parte.

Vuoi diventare nomade digitale? 

Chiediti che cosa sai fare, che cosa puoi offrire, che risponde a un bisogno di un cliente (o di una azienda), e che si può svolgere in rete. 

Se queste competenze ancora non le hai, formati e inizia a proporti. 

Silvia-Mangini diventare nomade digitale
lavorando sul lago Vittoria, Uganda, 2022

Se intendi lavorare come freelance, devi imparare anche a promuoverti: costruire un personal brand, fare un piano di comunicazione e marketing, insomma avviare un vero e proprio business da zero

Spesso chi offre consigli per diventare nomadi digitali suggerisce di lavorare a progetto su piattaforme come Upwork o Fiverr. 

Certamente questi canali sono strumenti utili per iniziare a guadagnare online, ma a mio avviso, non bastano per costruire un’entrata stabile che ti permette di vivere e mantenerti grazie al lavoro digitale. 

E se come me non puoi permetterti di fare un salto nel buio ma hai bisogno di assicurarti un’entrata continuativa, evita di costruire aspettative troppo importanti sulle opportunità di lavoro legate a questi siti web per freelance. 

Consigli per diventare nomade digitale

Ecco, in forma sintetica, quello che ti consiglio di fare per singoli passi: 

  • Trova il servizio che puoi offrire
  • Cura la tua presenza digitale (per lavorare online avrai bisogno di trasmettere fiducia ai recruiters o ai clienti già da quello che traspare di te in rete)
  • Avvia una strategia di content marketing per trasmettere le tue competenze 

In altre parole, devi mostrarti credibile e affidabile agli occhi di chi ti incontra attraverso la grandissima barriera digitale. 

Indipendentemente da quale sia la professione che andrai a svolgere, trasmettere questa fiducia è indispensabile per essere assunti e lavorare da remoto. 

Ecco come sono diventata nomade digitale

Ho iniziato a lavorare al mio personal brand dagli inizi del 2020, quando, in piena pandemia, ho deciso di sfruttare il tempo che forzatamente avevo a disposizione, per studiare, formarmi e creare da zero la mia attività. 

Questa è una foto di quel periodo e il messaggio casca a pennello:

“accetta il rischio o perdi l’opportunità”

I corsi che ho fatto includono:

blogging (professionale), copywriting, Seo, Content Marketing Strategy, Facebook Advertising, Visual communication (Fotografia e post produzione), Web Design. 

Ho speso qualche migliaio di euro nel corso di questi primi anni di lavoro,

ma ne ho guadagnati a sufficienza da ripagare gli investimenti fatti, le tasse della mia partiva Iva, vivere e mettere qualcosa da parte. 

Silvia Mangini consulente di comunicazione e marketing

Quindi questa è la mia esperienza, e la mia verità, su come diventare nomade digitale. 

Servono tante competenze e tanta determinazione. 

Ma le opportunità sono crescenti e se questo stile di vita è quello che sogni non aspettare!

Per vedere una vita nomade digitale senza filtri, ti aspetto su Instagram!

Un abbraccio, 

Silvi

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Yogi, consulente di comunicazione, nomade digitale.

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